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serie classica
dvd 07
Raflesia
È la regina delle Mazoniane. Alta, dai lunghi capelli e dagli splendidi lineamenti, è tanto bella quanto spietata. Comanda il proprio popolo stando a bordo della sua nave ammiraglia, la Dokras, che ha dimensioni immense e funge da capitale itinerante del suo impero. Creatura energica e decisa, intende trasportare il proprio popolo sulla Terra e per fare ciò è disposta a qualsiasi combattimento, a qualunque sacrificio. Non esita a sopprimere i propri collaboratori quando il loro dissenso minaccia i suoi piani. Ha inoltre già messo in conto che il prezzo per raggiungere la Terra potrebbe rivelarsi la perdita di metà della sua razza. Tale obiettivo è per lei importantissimo, poiché il pianeta madre delle Mazoniane è andato distrutto e la Terra potrebbe diventare la loro nuova patria. Raflesia riconosce immediatamente in Harlock il suo principale avversario, anche per questo motivo ne studia con attenzione le mosse. Il suo carattere mostra sfumature differenti rispetto a quanto visto nel manga, dove, pur dimostrandosi determinata e temibile, appare meno spietata e disposta a comportarsi lealmente con i propri avversari, specie con Harlock, che stima e rispetta.
Gerarchie piratesche
La gerarchia sulle navi degli antichi pirati era abbastanza semplice. Vi era il capitano che aveva il comando della nave, ma i cui ordini erano indiscutibili, pena la morte, solo durante i combattimenti. Nei momenti di quiete, le decisioni più importanti relative alla vita della nave venivano generalmente messe ai voti. Il secondo per grado, ma con poteri che controbilanciavano quelli del capitano, era il quatermaster, una sorta di portavoce dell’equipaggio. Potevano poi esserci degli ufficiali, tra cui nostromi (giovani ufficiali). Infine c’erano i marinai semplici e i mozzi (nuovi membri dell’equipaggio). Tra i pirati vi potevano essere anche figure specializzate in qualche mansione, come il cannoniere (a cui andava la responsabilità dei cannoni), il timoniere (che aveva il difficile compito di manovrare il timone), il cuoco, il medico, i carpentieri. I lavori più umili spettavano ai mozzi, ma in genere l’atmosfera che si respirava su una nave pirata era, per l’epoca, utopica, dato che ogni pirata aveva uguali diritti e doveri. Non a caso l’organo più importante su un vascello battente il jolly roger era il consiglio generale, ovvero l’insieme di tutti coloro che vivevano sulla nave e si riunivano dando vita a dibattiti pubblici per decidere sul bene comune.
Sull’Arcadia
A bordo dell’Arcadia, il comando è ovviamente nelle mani di Capitan Harlock, che tra l’altro si occupa personalmente di tenere il timone. Il vice comandante, o primo ufficiale, è Yattaran, che tuttavia è spesso troppo preso dal costruire modellini per adempiere alle proprie finzioni, che in tal caso passano nelle abili mani di Kei Yuki. Yattaran è anche il principale addetto alle armi dell’astronave. Maji è il responsabile della sala macchine, a cui dedica buona parte del proprio tempo. Il ruolo di medico di bordo spetta al Dottor Zero. Mime è una sorta di consigliere di Harlock. Masu la suscettibile cuoca. Più ambiguo è il ruolo del computer di bordo, che dovrebbe essere semplicemente uno strumento nelle mani di Harlock, ma contenendo l’intelligenza di Tochiro viene considerato il quarantaduesimo membro dell’equipaggio. A bordo non esiste un organo che rappresenti tutto l’equipaggio, che non è neanche solito riunirsi per prendere decisioni collettive, tuttavia Harlock è sempre disposto ad ascoltare suggerimenti e critiche da parte dei propri sottoposti, anche a cambiare la rotta dell’Arcadia su loro richiesta.
Serie Classica episodi 19-
Mentre l’Alkadia si dirige verso la nebulosa detta Collo di Cavallo a causa della sua pittoresca conformazione, le Mazoniane si impegnano alacremente nel cercare di scoprire chi sia il quarantaduesimo membro dell’equipaggio della nave di Harlock. Mentre tutti gli altri sono stati identificati, questo "uomo fantasma" rimane un mistero. Le Mazoniane tempestano quindi l’Alkadia con i raggi di un rivelatore mentale, riuscendo a cogliere i pensieri di chiunque sull’astronave, tranne quelli del quarantaduesimo uomo. Le donne che bruciano come la carta si decidono quindi a lanciare un nuovo attacco, e lo fanno scagliando contro l’Alkadia una cometa. Posizionata a una distanza fissa dietro l’Alkadia si trova però Ombra di Morte, una sorta di piccolissimo pianeta che in realtà nasconde una base del pirata dello spazio. Per sfuggire alla cometa, Ombra di Morte si avvicina sempre più all’Alkadia, che davanti a sé si trova prima dei vortici di correnti magnetiche e poi un pianeta contro cui rischia di schiantarsi. Sarà solo con una manovra azzardata che Harlock riuscirà a salvare se stesso e la propria nave, infliggendo una nuova sconfitta al proprio nemico.
Tutto ciò accade nel diciannovesimo episodio, dal titolo "Il tranello della regina Raflesia", mentre nel successivo "Yura – la stella disabitata" un nuovo pericolo attende i coraggiosi umani. Nuova destinazione dell’Alkadia è Yura, pianeta natale di Meet. Contrariamente a quanto si pensasse, Yura non è più un luogo devastato dalla guerra nucleare, al contrario la vegetazione, e i fiori in particolare, sono tornati numerosissimi a popolarlo. Recatisi sulla superficie per un sopraluogo, Harlock e soci vi prelevano proprio alcuni fiori, che hanno però qualcosa di ambiguo e misterioso, dato che appagliono sempre differenti a seconda degli occhi di chi li guarda. Una volta portati sull’Alkadia, quegli stessi fiori emettono un profumo che paralizza quasi tutto l’equipaggio. Fortunatamente Meet, con l’aiuto del Dottor Zero, riesce a sventare il pericolo, che altro non è che l’ennesimo tranello di Mazone.
Nel ventunesimo episodio, "Goram!", l’Alkadia fa finalmente rotta verso la Terra, ma ben presto deve fronteggiare un nuovo attacco . a bordo si introducono infatti degli alieni capitananti da Zoru, comandante dell’esercito di Togata. Quel pianeta lontano è caduto sotto il dominio di Mazone e gli abitanti ne sono diventati schiavi, costretti a battersi agli ordini della regina Raflesia. Zoru, che viene battuto da Harlock, si vergogna della sua condizione e decide di ribellarsi a Mazone, andando incontro a un triste destino.
Takuo Noda
Tra i direttori dell’animazione della prima serie televisiva di Capitan Harlock vi è Takuo Noda, che ha partecipato anche al film L’Arcadia della mia giovinezza. Attivo sin dalla fine degli anni Sessanta e ancora oggi impegnato in importanti produzioni, Noda ha prestato la propria professionalità a moltissimi anime. Nel 1969 fa parte dello staf di Tiger Mask, anime culto ambientato nel mondo del wrestling. Tra le tante serie a cui ha collaborato vanno segnalate almeno il robotica Getta Robot (1974) e il tezukiano Shinsaku Jungle Tatei (1989). Tra i film lo struggente Hadashi no Gen (1983, in Italia Gen dai piedi scalzi) e lo storico Kamui no Ken (1985, in Italia La spada dei Kamui). Importante anche Hi no Tori (1986, in Italia L’uccello di fuoco 2772), film ispirato al più importante manga di Osamu Tezuka, e purtroppo troppo breve per accoglierne il vastissimo affresco temporale. In tempi recenti si impegna nelle animazioni di veri e propri capolavori come lo psicothriller Perfect Blue (1998) e il fantascientifico Metropolis (2001). In rare occasioni si dedica anche al character design, per esempio nel caso della serie fantascientifica Capitan Futuro (1978), ispirata ai romanzi di Edmond Hamilton e colleghi.
Al servizio dei pirati
Nell’episodio ventuno della serie televisiva fa la sua comparsa il personaggio di Zoru. L’alieno combatte al servizio di Mazone dopo che il suo pianeta è stato conquistato. Qualcosa di simile accadeva anche con i pirati del passato. Dopo aver abbordato un veliero e conquistatolo, i predoni dei mari offrivano ai marinai l’opportunità di unirsi a loro. Unica differenza con quanto fatto dalle Mazoniane è che generalmente nessuno veniva obbligato, al contrario si trattava di una libera scelta a cui molti equipaggi aderivano, poiché la vita a bordo delle navi militari e mercantili era molto dura, mentre quella dei pirati, per quanto pericolosa, risultava più equa. Solo raramente i pirati costringevano qualcuno a stabilirsi sui propri vascelli. Poteva capitare, per esempio, nel caso si fossero imbattuti in un medico, risorsa molto utile a bordo di una nave. In tal caso, tuttavia, si trattava più che altro di prigionieri, certo non comuni membri dell’equipaggio, esentati dai combattimenti. Allo stesso modo potevano essere trattenuti personaggi importanti che sarebbero stati liberati solo in caso di pagamento di un riscatto.
Mazoniane
Le Mazoniane hanno l’aspetto di bellissime donne, in realtà si tratta di creature vegetali soggette ad autocombustione dopo la morte. Sono infatti aliene originarie della galassia di Andromeda. La loro civiltà vanta un’avanzata tecnologia, è fortemente militarizzata e ordinata come una monarchia assoluta. Il loro pianeta originario, Mazone, è stato inghiottito da una supernova e ora quelle creature vagano nello spazio alla ricerca di una casa, fino alla decisione di stabilirsi sulla Terra. Tale scelta è stata suggerita dalla scienziata Tesius, poiché pare che nel lontano passato la Terra sia stata colonizzata dalle stesse Mazoniane. Per questo motivo sul pianeta azzurro le antiche civiltà riportano segni della loro venuta, mentre alcune basi mazoniane sono ancora attive in luoghi sperduti come la giungla amazzonica e il Mar dei Sargassi. Nonostante il loro aspetto rassicurante, le mazoniane sono creature spietate, pronte ad uccidere chiunque le ostacoli. Nella versione animata appaiono più dure di quanto non lo siano nel manga, ove Leiji Matsumoto le ha dipinte sì come decose guerriere, ma anche come creature dotate di sentimenti e pronte a giocare a palla come gioiose creature. Sono comandate dalla regina Raflesia.